Ma è vero che gli stampi per i sinterizzati sono economici?
Chiaramente, prima di rispondere a questa domanda, è necessario fare una premessa.
Un'affermazione del genere richiede, com'è logico prevedere, un termine di paragone.
Quindi, se paragoniamo i costi degli stampi per le pressofusioni di alluminio, plastica o zama, il sinterizzato è molto più economico.
Questo perché, come si vede dall'immagine, la base dello stampo è in sé molto semplice.
L'immagine rappresenta una matrice per stampo che, unita ai punzoni superiore e inferiore (con una sagoma negativa rispetto a quella della matrice), completa lo stampo.
E' vero che, molto spesso, sono presenti anche spine (per realizzare dei fori) oppure il punzone inferiore è diviso in più parti per realizzare salti di spessore differenti ma, nonostante ciò, non sono mai molto complicati.
Proprio per questa loro semplicità sono molto meno costosi.
Di contro, inutile negarlo, non sono in grado di gestire delle lavorazioni sottosqradro. Non è infatti possibile realizzare carrelli mobili. Non è neanche fattibile la realizzazione di più impronte, come avviene per altre tecnologie.
Nonostante queste limitazioni, quando le caratteristiche del pezzo sono ideali alla sinterizzazione e, non sono necessarie quindi riprese, il costo e la precisione dei particolari sinterizzati è molto apprezzata.